Martina Patti ha stordito sua figlia Elena con dei farmaci?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Martina Patti ha stordito sua figlia Elena con dei farmaci?

Prove scientifica

Si indaga sull’omicidio della piccola Elena. Secondo gli inquirenti, Martina Patti potrebbe aver sedato sua figlia prima di ucciderla.

Alla luce dei risultati delle ultime indagini degli investigatori sul caso della morte della piccola Elena Del Pozzo, la Procura ha predisposto l’esame tossicologico sul corpo della bimba. Gli investigatori voglio accertarsi che la bimba non sia stata stordita con farmaci o droghe prima di essere uccisa. Intanto, si continua a percorrere la tesi che vede Martina Patti aiutata da un complice durante l’omicidio.

La 24enne Martina Patti, nella giornata di oggi, ha risposto alle domande del gip. Ci sono ancora numerosi punti su cui far luce per quanto riguarda l’omicidio della piccola di Catania. La vicenda dell’omicidio della piccola Elena Del Pozzo non è ancora ben chiara, a partire dal luogo in cui si è svolto il delitto. Secondo i carabinieri, la donna potrebbe essere stata aiutata da qualcuno mentre uccideva la sua bimba, di soli quattro anni.

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L’ipotesi del complice

Secondo il capitano dei carabinieri Salvatore Mancuso, è abbastanza probabile che qualcuno abbia aiutato Martina Patti ad accoltellare sua figlia o a nasconderne il cadavere. Stando alla confessione di Martina Patti, sarebbe stata lei a compiere l’omicidio da sola, nello stesso luogo in cui la piccola era sepolta.

Prove scientifica

Il campo di Mascalucia, presunto luogo del delitto, infatti, è accessibile a chiunque. Difatti si trova nei pressi di una strada trafficata poco lontana dal centro cittadino. Per questo motivo pare strano il fatto che nessuno abbia visto né sentito Martina Patti compiere l’omicidio della figlia.

Secondo gli inquirenti il racconto della 24enne non sarebbe attendibile. Secondo gli investigatori invece, la bambina sarebbe stata uccisa in casa, per poi essere trasportata in un sacco nero dell’immondizia, nel terreno distante circa 600 metri dall’abitazione. A sostegno dell’ipotesi che il campo non fosse il luogo del delitto, il fatto che la zona non sia stata sequestrata. Difatti, giornalisti e curiosi si sono liberamente recati sul presunto luogo del delitto.

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ultimo aggiornamento: 18 Giugno 2022 10:20

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